Il Quaderno: Testi scritti per il blog. Settembre 2008 - marzo 2009 by José Saramago

Il Quaderno: Testi scritti per il blog. Settembre 2008 - marzo 2009 by José Saramago

autore:José Saramago [Saramago, José]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Literary Collections, General, Social Science, Popular Culture
ISBN: 9788833970042
Google: Ewbwy9tYYK0C
editore: Bollati Boringhieri
pubblicato: 2010-10-29T22:00:00+00:00


Mi dicono che le interviste sono andate bene. Io, come al solito, ne dubito, forse perché ormai sono stanco di ascoltarmi. Quel che agli altri potrà sembrare ancora una novità, è diventato per me, con il passare del tempo, una minestra riscaldata. O

peggio, mi amareggia la certezza che alcune cose sensate che ho detto nella mia vita non avranno, in fin dei conti, alcuna importanza. E perché dovrebbero averne? Che significato avrà il ronzio delle api all’interno di un alveare? Serve per comunicare tra loro? O è un semplice effetto della natura, la mera conseguenza dell’essere vivi, senza previa coscienza o intenzione, come un melo dà mele senza preoccuparsi se qualcuno verrà o no a mangiarle? E noi? Parliamo per la stessa ragione per cui sudiamo? Solo perché sì? Il sudore evapora, si lava, scompare, prima o poi arriverà alle nuvole. E le parole? Dove vanno? Quante ne rimangono? Per quanto tempo? E, infine, a che scopo? Sono domande oziose, lo so bene, proprie di chi compie 86 anni. O forse non tanto oziose se penso che mio nonno Jerónimo, nelle sue ultime ore, andò a congedarsi dagli alberi che aveva piantato, abbracciandoli e piangendo perché sapeva che non li avrebbe più rivisti. È una buona lezione. Mi abbraccio dunque alle parole che ho scritto, auguro loro lunga vita e ricomincio a scrivere dal punto in cui mi ero fermato. Non c’è altra risposta.

Giorno 18

VIVO, VIVISSIMO

Mi sforzo di essere, a mio modo, uno stoico pratico, ma nella mia vita non c’è mai stato posto per l’indifferenza come condizione di felicità, e se è vero che cerco ostinatamente la pace dello spirito, è altrettanto vero che non mi sono liberato né desidero liberarmi delle passioni. Tento di abituarmi senza eccessivo drammatismo all’idea che il corpo non solo è finibile, ma in certo senso è già, in ogni momento, finito. Che importanza ha però tutto questo, se ogni gesto, ogni parola, ogni emozione sono capaci di negare, anch’essi in ogni momento, questa finitudine? In verità, mi sento vivo, vivissimo, quando, per una ragione o per l’altra, debbo parlare della morte.

Giorno 19

INONDAZIONE

Vengo dalla Casa do Alentejo dove ho partecipato a una riunione di solidarietà con la lotta del popolo palestinese per la sua piena sovranità contro gli arbitrii e i crimini di cui è responsabile Israele. Ho lasciato là un suggerimento: che a partire dal 20

gennaio, data dell’insediamento di Barack Obama, la Casa Bianca venga inondata di messaggi di appoggio al popolo palestinese e in cui si esiga una rapida soluzione del conflitto. Se Barack Obama vuole riscattare il suo paese dall’infamia del razzismo, lo faccia anche in Israele. Sono sessant’anni che il popolo palestinese viene freddamente martoriato con la complicità tacita o attiva della comunità internazionale. È ora di finirla.

Giorno 20

TUTTI I NOMI

Buona parte della mattinata in casa editrice a dedicare copie di Il viaggio dell’elefante. Molte resteranno in Portogallo come omaggio agli amici e ai compagni di mestiere dispersi nei lusitani paraggi, altre viaggeranno in terre lontane, come il Brasile, la Francia, l’Italia, la Spagna, l’Ungheria, la Romania, la Svezia.



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